Non passa giorno in cui sui principali siti di settore non si discuta l’eterna diatriba dei canali di acquisizione dei motori di ricerca. SEO o Google Ads? Visite gratuite o visite a pagamento?
Presentata in questi termini, la scelta appare semplice e scontata: tra visite gratuite e visite a pagamento, tutti sceglierebbero le prime! Ma, allo stesso tempo, non possiamo non pensare alle migliaia di aziende che ogni giorno investono in campagne pubblicitarie a pagamento con la certezza di avere un ritorno positivo.
Come orientarsi quindi?
Partiamo dalle basi e capiamo meglio la differenza tra i due canali di acquisizione.
Se si considera che secondo il report “Digital In” nel gennaio 2022 sono stati toccati i 5 miliardi di utenti Internet, con oltre 4,6 miliardi di utenti sui social media – pari, rispettivamente, al 66% e al 58% della popolazione globale –, non c’è da sorprendersi quando si sente dire che “oggi il Marketing è Digitale”.
Se si pensa poi che, fra i motori di ricerca, Google ha mantenuto nel corso del 2022 un market share medio di 91.43%, c’è poco altro da aggiungere. Con queste premesse diventa evidente la necessità di competere per ottenere visibilità sul search engine per eccellenza, che da anni detiene e mantiene la posizione di leader assoluto: Google.
È questo il motivo per cui, quando si tratta di Canali di Acquisizione a pagamento, Google Ads è e rimane una scelta obbligata per chiunque desideri incrementare la propria presenza sul Web. Che il vostro obiettivo sia aumentare il ROI o semplicemente far conoscere il vostro brand, poco cambia: se è vero che la SEO svolge un ruolo fondamentale, si può altrettanto dichiarare, e senza troppi giri di parole, che traffico organico e traffico a pagamento devono essere considerati congiuntamente all’interno di una qualunque strategia di Marketing Digitale.
Google Ads: cos’è?
Google Ads è semplicemente la piattaforma pubblicitaria di Google, ossia un servizio offerto dal colosso digitale che permette di promuovere i siti web sulle pagine dei risultati di ricerca tramite annunci di testo, su altri siti internet, tramite annunci banner e su YouTube tramite annunci video. È la principale fonte di guadagno di Google che di fatto quasi monopolizza il settore dei motori di ricerca in Italia.
In breve, le reti o network cui si ha accesso con questa tipologia di annunci sono il Google Search Network (GSN), ossia le Google Search Engine Results Pages (SERPs) ed il Google Display Network, una rete di siti affiliati. In numeri? Si parla di più di 5,6 miliardi di ricerche al giorno ed oltre 1 miliardo di siti internet fra blog, magazines online e YouTube, con una copertura, solo nel GSN, del 90% degli utenti del web.
Si possono creare diverse tipologie di campagne con Google Ads, ma la modalità più diffusa è la campagna search, ovvero la campagna di ricerca che mostra annunci testuali nella SERP di Google (i risultai di una ricerca su Google).
Il meccanismo di Google Ads è abbastanza complesso e in questo articolo cercheremo di spiegarlo nel modo più chiaro e dettagliato possibile. Per il momento, vi basti sapere è che fondamentalmente Google Ads si basa sulle parole chiave che gli utenti cercano su Google e su annunci mirati a soddisfare tali richieste.
L’obiettivo di Google Ads è intercettare traffico a pagamento per determinate parole chiave saggiamente scelte in fase di creazione della campagna. Per scegliere le migliori keywords è possibile sfruttare uno dei numerosi software pensati per questo scopo – uno tra i tanti completo e gratuito è Ubersuggest – oppure affidarsi alla guida e ai consigli di esperti nel settore.
Cos’è la SEO o Posizionamento sui Motori di Ricerca?
La SEO, search engine optimization, nient’altro non è che quell’insieme di attività che hanno come obiettivo l’aumento della visibilità nelle posizioni gratuite dei motori di ricerca. Ogni motore si basa su un algoritmo che decide il modo in cui elencare i migliori siti per ogni parola chiave. Se si conoscono quindi le regole di questi algoritmi (che seppur segreti sono stati interpretati negli anni con una buona approssimazione), è possibile adottare una serie di contromisure per rendere il sito il più possibile in linea con quello che il motore di ricerca vuole vedere.
La SEO è in continuo mutamento perché continua ad adattarsi ai cambiamenti degli algoritmi dei motori di ricerca.
È la base di ogni strategia di visibilità e se poniamo come assodato il fatto che i motori di ricerca non elencano i siti a caso, ma seguono un certo ragionamento, allora possiamo dire che la SEO continuerà a esistere per molto tempo.
L’obiettivo di un buon posizionamento organico è semplice e intuitivo: ottenere visite gratuite senza dover dipendere da campagne pubblicitarie a pagamento su Google Ads.
Come Scegliere tra SEO e Google Ads
A questo punto è bene mettere in chiaro un concetto fondamentale: se scegliere fra SEO e Google Ads sembra impossibile è perché, molto semplicemente, non si può scegliere fra due canali tanto differenti!
Traffico organico e traffico a pagamento sono due canali fondamentali per la buona riuscita di qualsiasi strategia di marketing digitale e devono essere ottimizzati e integrati sapientemente per il raggiungimento di risultati soddisfacenti.
Entrambe le strategie hanno una ragione di esistere. Dipende molto da come vengono utilizzate e dal settore in cui si opera.
La SEO rimane la base sulla quale costruire la propria visibilità online. Sono pochi i business che si possono basare la loro promozione online esclusivamente sul traffico a pagamento. La maggior parte delle aziende, e specialmente gli e-commerce, hanno bisogno di una solida presenza organica per ottenere in modo gratuito e continuativo visite e vendite.
Google Ads, quindi, è in molti casi il giusto strumento per creare una prima base, un vero e proprio zoccolo duro, di visite. Infatti, al cliente di puntare istantaneamente a determinate parole chiavi, anche per periodi di tempo limitati e specifici (ad esempio per pubblicizzare una promozione particolare). Inoltre, le Ads di Google danno l’opportunità di testare nuove landing page sviluppate su misura per determinate campagne con riscontri molto veloci e facilmente tracciabili.
La scelta della giusta strategia è sempre molto personale e dipende sia dal settore in cui operate, sia dall’obiettivo che desiderate raggiungere. L’importante è approcciarsi all’analisi delle strategie senza pregiudizi e con l’obiettivo di trovare il giusto mix di attività di Digital Marketing per la propria azienda.
In che modo Google Ads si differenzia dalla SEO
Quali sono le differenze fondamentali?
Banalmente, la SEO è una strategia pensata per il lungo termine, mentre Google Ads risponde a necessità temporanee ed immediate.
In particolare:
- La velocità di implementazione è differente: se la SEO richiede sforzi e continui perfezionamenti prima di poter dare – dopo qualche mese – i primi risultati, Google Ads permette di ottenere visibilità istantaneamente.
- Il rovescio della medaglia è la durata della visibilità: mentre i frutti della SEO rimangono nel tempo, gli annunci Google Ads scompaiono all’esaurimento del budget.
- La quantità di keywords è differente: se con la SEO è fisiologicamente impossibile utilizzare un gran numero di parole chiave e si può puntare a posizionarsi solo per un determinato gruppo di parole, Google Ads, al contrario, non prevede alcun limite di keywords associabili ai gruppo di annunci.
- Non solo la quantità, ma anche la possibilità di cambiare le keywords è una grande differenza: su Google Ads bastano un paio di clic, per la SEO ciò richiederebbe diverse settimane di lavoro.
- La precisione e l’ottimizzazione raggiungibili con Google Ads sono decisamente differenti. Innanzitutto, in termini di geolocalizzazione: per quanto ben ideata e strutturata, la SEO non permetterà mai la stessa precisione di una campagna Google Ads e ciò può realmente fare la differenza. In secondo luogo, gli algoritmi di Google permettono di utilizzare una mole di dati pressoché infinita, dando la possibilità di perfezionare il target in maniera ottimale. Inoltre, le campagne Google Ads possono essere automatizzate con formule e Java Script perché operino e si modifichino in automatico in base a determinate variabili, dagli orari al CPC: questo genere di automatizzazioni non sono implementabili nella SEO.
- Da ultimo, ma non meno importante, è da tenere in considerazione che Google Ads è un’asta, e ciò comporta dei rischi legati al fatto che il costo delle campagne è funzione dalle offerte dei competitor. Ad esempio, qualora un competitor alzasse il CPC, diventerebbe necessario chiedersi se è possibile ridurre della stessa percentuale i propri margini per mantenere la campagna sostenibile.
Quando scegliere le Campagne Google Ads?
Tenendo in considerazione queste premesse, quando vale la pena di utilizzare un canale a pagamento come Google Ads?
- Quando si hanno tempistiche limitate. Ad esempio se si deve promuovere un evento imminente o comunicare una promozione a durata limitata, o si vuole semplicemente svendere un prodotto rimasto in magazzino.
- Se si sa già di avere un prodotto “che vende”, che funziona, ma che non ha ancora raggiunto un posizionamento sufficiente.
- Quando si vogliono attivare campagne in più Paesi contemporaneamente – a livello di SEO ciò richiederebbe uno sforzo non da poco, e tempistiche lunghe – o semplicemente si desidera inserirsi rapidamente in un mercato nuovo, per il quale non si è ancora posizionati con la SEO.
- Quando ci si vuole avvalere di una geolocalizzazione precisa per ottimizzare la campagna, ad esempio nel caso in cui si operi in un settore particolarmente competitivo.
- Quando si ha una grande mole di prodotti, impossibili da sponsorizzare con la sola SEO potendo lavorare solo su un numero limitato di keywords.
- Per completare il posizionamento organico, posizionandosi su keywords diverse da quelle utilizzate in SEO, dando un’ulteriore spinta laddove il posizionamento non risulti ancora ottimale per alcune keywords – ad esempio per quelle più specifiche e di nicchia – o semplicemente per consolidare la propria presenza in prima pagina.
- Per testare diverse landing pages: è possibile, attivando due campagne identiche per due diverse pagine, vedere quale funziona meglio considerando un traffico uniforme in ingresso, e, sulla base dei risultati ottenuti, ottimizzare la SEO.
- Per individuare le keywords che funzionano meglio e ottimizzare la campagna SEO sulla base dei risultati: con Google Ads è possibile vedere chiaramente quali parole chiave hanno determinato conversioni – ovvero acquisti – e in che numero.
- Per fare remarketing, ossia indirizzare la campagna a tutti coloro che hanno visitato il sito senza determinare conversioni.
La Campagna Google Ads influisce sul Posizionamento Organico?
Cerchiamo di dare una risposta a questa domanda molto comune.
Se il mio sito ha una campagna Google Ads attiva, essa influenza positivamente il posizionamento organico del sito?
Nessuno conosce con certezza l’algoritmo di Google ma numerosi studi empirici hanno dimostrato la non correlazione diretta tra i due canali.
La risposta breve è quindi: no, Google Ads non influisce sul posizionamento SEO.
Questo rispecchia pienamente la logica di Google, che vuole dividere il posizionamento organico da quello a pagamento ed evitare che le grosse aziende con budget pubblicitari importanti possano comprarsi tutto lo spazio su Google. L’obiettivo di Google è infatti quello di creare un’esperienza positiva per tutti gli utenti ed evitare che questi preferiscano utilizzare un altro motore di ricerca.
Ci sono però alcune correlazioni indirette tra Google Ads e la SEO.
Una di queste è l’aumento del CTR. Gli utenti che vedono una pubblicità di un sito sono più portati a cliccare anche sul risultato organico di questo sito e questo incrementa il CTR e quindi dà un piccolo incremento al posizionamento per una determinata parola chiave. Allo stesso modo, un utente che ha conosciuto un sito grazie a Google Ads è più portato a cliccare nuovamente in una successiva visita il risultato organico del sito, sempre portando benefici al CTR del sito.
In generale una campagna Google Ads rende più visibile un sito e questo può indirettamente beneficiare di nuovi link o condivisioni sui social. Tutti elementi che possono influenzare positivamente sul posizionamento organico.
Avere una campagna Google Ads potrebbe quindi indirettamente migliorare leggermente il posizionamento organico, ma questi effetti non cessano se la campagna viene disattivata. Il dubbio di molti inserzionisti di Google Ads è che nel momento in cui smettono di investire su Google Ads il loro posizionamento organico ne risentirà. Questo non accade, in quanto Google non punisce chi smette di fare pubblicità!
L’obiettivo di una campagna di Digital Marketing è trovare il giusto mix di diversi strumenti per portare il massimo beneficio in termini di visibilità e vendite per il cliente. SEO e Google Ads sono entrambi ottimi strumenti per raggiungere questo obiettivo e ogni realtà online ha caratteristiche e bisogni diversi da valutare volta per volta.
Come creare un Account su Google Ads
Prima di poter iniziare a creare campagne Ads su Google è necessario creare un proprio account. Il procedimento è facile e intuitivo e richiede solo pochi minuti.
Innanzitutto, dovete disporre di un indirizzo email (meglio se aziendale e già collegato a un account Google) e di un sito web collegato alla vostra attività. Quest’ultimo requisito non è però vincolante, in quanto grazie alle campagne intelligenti (di cui vi parleremo nei paragrafi successivi) potrete iniziare a creare Ads su Google anche senza disporre di una vostra pagina web.
Google Ads offre due tipologie di account: Smart ed Esperto.
L’account Smart viene creato in automatico all’attivazione di un account Google Ads e rappresenta il modo più semplice e pratico per iniziare a creare campagne di advertising su Google. La versione Smart è infatti una versione semplificata di Google Ads che permette di creare campagne intelligenti, quindi automatizzate grazie al machine learning di Google, e ottimizzate al meglio per raggiungere con facilità i vostri obiettivi.
La modalità Esperto è stata invece pensata per i professionisti del Marketing Digitale. Per attivarla è necessario entrare nelle Impostazioni del proprio account Google Ads, cliccare sull’icona degli strumenti e selezionare l’opzione “passa alla modalità Esperto”.
Attenzione! Una volta attivata la modalità Esperto, non sarà più possibile ritornare a quella Smart. Effettuate quindi questo passaggio solo se siete sicuri di poter gestire in autonomia una campagna Google Ads, oppure affidatevi agli esperti del settore.
La modalità Esperto lascia una maggiore autonomia di gestione delle campagne, con la possibilità di selezionare la tipologia di Ads che si ritiene più adatta alle proprie necessità. Questa maggiore libertà determina però anche la necessità di un maggiore controllo dell’andamento della campagna che non è automatizzata. Quindi, è meglio evitare di passare a questa modalità se ancora non si conosce al meglio il funzionamento di Google Ads.
Come creare una Campagna su Google Ads
Una volta attivato il vostro account Google Ads, è giunto il momento di creare la vostra campagna di advertising:
- Definire il budget. Il primo passo da compiere nel momento in cui si decide di realizzare una campagna pubblicitaria di qualsiasi tipo è sempre la definizione della spesa. Google Ads permette di impostare un budget pubblicitario su base mensile o giornaliera; inoltre, Google Ads è pensato per ottimizzare al meglio la spesa nell’arco del mese. Per creare la vostra prima campagna, selezionate un budget che ritenete adeguato ai vostri obiettivi e alla vostra strategia e monitorate il rendimento della vostra campagna per verificare se è necessario effettuare delle modifiche.
- Scegliere il target di riferimento. Google Ads permette di mostrare le campagne da voi create a utenti specifici che compongono appunto il vostro target. Infatti, potrete selezionare il vostro pubblico sulla base della località geografica: potrete quindi scegliere di mostrare i vostri annunci Google Ads a un target legato a una specifica zona che può andare da vari paesi del globo fino a uno specifico quartiere di una città. Il pubblico può anche essere segmentato in base ai siti sui quali compariranno gli annunci e avrete la possibilità di scegliere tra la Rete Google (ovvero le ricerche di Google correlate all’annuncio) e la Rete Display di Google (ovvero i siti web correlati all’annuncio). Infine, c’è la possibilità di definire un target sulla base delle keywords, ovvero le parole chiave impostate per i vostri annunci.
- Selezionare l’offerta. Google Ads permette di definire l’importo massimo da spendere quando un potenziale cliente clicca sul vostro annuncio: si tratta del cosiddetto CPC (costo per clic). Come è calcolato il costo di una campagna? Ogni annuncio viene pagato per Clic– il famoso Costo Per Clic (CPC) o Pay Per Clic (PPC) in inglese. A ogni keyword è associato un CPC, definito da un’asta, e gli annunci saranno mostrati fino a esaurimento del budget. In questa fase potrete decidere se optare per una gestione automatica dell’offerta da parte di Google nei limiti del budget da voi impostato oppure per una gestione manuale che dovrete monitorare con attenzione per ottimizzare in autonomia il rendimento delle campagne.
- Scrivere l’annuncio. Per la vostra prima campagna, vi consigliamo di creare un annuncio di testo, che consiste fondamentalmente in una grande asta di keywords che permette ai “compratori” di ottenere visibilità nelle migliori posizioni di Google (prima dei risultati organici o nella colonna di destra). Come funziona? In breve, le campagne hanno una struttura gerarchica: campagna, gruppo di annunci. Ogni gruppo di annunci si compone di un titolo, di tre righe di testo (nelle quali è bene inserire una call to action) e un link che rimanda a una specifica landing page. Nel momento in cui create il testo dell’annuncio, cercate di correlarlo alle parole chiave che avete selezionato per catturare l’attenzione degli utenti che hanno avviato una ricerca sulla base di queste keyword e che vedranno il vostro annuncio come pertinente ai loro interessi.
I diversi tipi di Campagne Ads
Google Ads costituisce lo strumento adatto per realizzare annunci pubblicitari online in quanto offre la possibilità di selezionare tra diverse tipi di campagne a seconda degli obiettivi di marketing che vi siete prefissati.
Gli annunci testuali rappresentano sicuramente il tipo di campagna più diffuso e utilizzato, soprattutto per la facilità di configurazione dei diversi annunci, ma Google Ads offre anche altre possibilità: cerchiamo quindi di scoprirle!
- Campagne sulla reta di ricerca. Si presentano come annunci testuali (dei quali vi abbiamo già brevemente parlato in precedenza) che sono mostrati agli utenti nel momento in cui effettuano su Google una ricerca correlata a quanto voi state sponsorizzando. Come abbiamo sottolineato, questo tipo di campagna è adatto a chi sta iniziando a utilizzare per la prima volta Google Ads in quanto può essere configurata con facilità e si rivolge a un target selezionato in base alle parole chiave della ricerca. Inoltre, le campagne sulla rete sono adatte a chi desidera aumentare le vendite e la generazione di lead.
- Campagne display. Sono annunci illustrati o banner mostrati da Google nei siti web legati alla sua rete. Questo tipo di campagna vi consente di ampliare la vostra copertura in quanto gli annunci non compaiono solo nella pagina di ricerca di Google, ma anche nei siti a esso collegati e in applicazioni come YouTube o Gmail. Per queste campagne, Google Ads consente di adattare il formato e il target degli annunci grazie al suo sistema di machine learning che consente quindi di ottenere i migliori risultati.
- Campagne video. Consentono di presentare annunci pubblicitari in formato video su YouTube. Google Ads propone formati diversi che potranno quindi adattarsi al meglio alle vostre necessità: annunci in-stream ignorabili, annunci in-stream non ignorabili, annunci bumper, annunci video in-feed, annunci out-stream. Gli annunci video sono pensati principalmente per aumentare la notorietà del vostro brand e per far conoscere il vostri prodotti e servizi al vasto pubblico di utenti che quotidianamente utilizza YouTube.
- Campagne shopping. Appaiono come schede di presentazione dei prodotti su Google e sono adatte a chi possiede un e-commerce e desidera avere una vetrina privilegiata per mostrare il proprio brand. Questi annunci Google Ads infatti mostrano l’immagine del prodotto accompagnata da una breve descrizione e da alcune informazioni relative, ad esempio, al prezzo. Questo tipo di campagne risulta adatto anche ai negozi fisici che non sono legati a uno store online: basterà infatti attivare un account Merchant Center per caricare l’inventario dei prodotti a disposizione da utilizzare come base per creare schede prodotto sponsorizzate.
- Campagne App. Sono campagne pensate per chi desidera promuovere la propria app su diversi canali quali la rete di ricerca, Google Play (lo store online di Google), YouTube e altre piattaforme legate a Google. Questa tipologia di campagna presenta tre diverse sottocategorie pensate promuovere l’installazione di una determinata app, invogliare utenti esterni a svolgere azioni su un app, promuovere la preregistrazione su un app prima che questa sia resa disponibile su Google Play.
- Campagne locali. Questo tipo di campagna è pensato per chi vuole promuovere negozi fisici su diversi canali. Sono quindi composte da annunci mirati a invogliare gli utenti a recarsi di persona nel negozio e sono adatti, ad esempio, a pubblicizzare eventi e/o particolari promozioni che avverranno in loco.
Campagne Intelligenti per le vostre Ads di Google
Le campagne intelligenti rappresentano il modo più semplice e intuitivo per creare annunci pubblicitari automatizzati che sfruttano il sistema di machine learning alla base di Google per creare campagne sempre ottimizzate. Quando si attiva un account in modalità Smart, tutte le campagne create saranno campagne intelligenti che vi consentiranno di creare annunci in modo semplice ed efficace, con un minimo impegno di gestione, ma anche con la possibilità di analizzare il loro rendimento.
Questa campagne sono state pensate come soluzione per piccole realtà e per chi sta iniziando a muovere i primi passi nel mondo dell’advertising su Google.
Le campagne intelligenti sono nate come evoluzione di Google Ads Express che ai tempi di Google AdWords forniva processi automatizzati per la creazione e l’attivazione di campagne online. Si trattava di uno strumento adatto a piccole aziende che potevano investire in questa piattaforma i loro incentivi per la digitalizzazione delle imprese.
Con la nascita di Google Ads le funzionalità di Google Ads Express sono stata inglobate nella medesima piattaforma, proprio attraverso la possibilità di creare campagne intelligenti.
Quando si decide di attivare una campagna intelligente, è sufficiente creare il proprio annuncio completo di titolo, descrizione ed eventuali dati aggiuntivi ma non vincolanti, come l’URL del vostro sito web. Potrete poi indicare i temi delle keywords da associare al vostro annuncio e dovrete impostare il budget, come avviene in sostanza anche per la creazione di altri tipi di campagne.
Tutte le altre attività saranno gestite in modo automatico direttamente dal sistema, senza alcun necessario interventi per l’ottimizzazione di volta in volta, attività invece necessaria per le campagne Google Ads che sono più complesse.
I vantaggi dati da questo tipo di campagna sono veramente notevoli a partire dalle le risorse da mettere in campo che risultano inferiori rispetto a quelle necessarie per la gestione di altre campagne. Infatti, il tempo da dedicare a queste campagne è limitato in quanto l’ottimizzazione degli annunci Google Ads è gestita in automatico. Inoltre, anche il budget iniziale da stanziare sarà minore e molto più contenuto se confrontato con quello richiesto da altre campagne Ads di Google.
Le campagne intelligenti, come sottolineato, sono ideali per chi si affaccia sul mondo i Google Ads per la prima volta. I più esperti, infatti, potrebbero vedere in questo tipo di campagne alcune limitazioni, legate soprattutto alla possibilità di personalizzare la campagna Ads su Google.
Ad esempio, per le campagne intelligenti le offerte sono gestite in automatico nei limiti del budget preimpostato e non c’è quindi la possibilità di selezionare una strategia di offerta personalizzata. Inoltre, nelle campagne intelligenti è possibile indicare solo i temi delle parole chiave da utilizzare, mentre negli altri tipi di campagna è possibile impostare manualmente tutte le singole keywords. Un’altra limitazione che salta agli occhi dei più esperti è senza dubbio l’impossibilità di scegliere su quali reti e dispositivi mostrare la campagna Ads: le campagne intelligenti, infatti, selezioneranno per voi dove far apparire i vostri annunci.
In conclusione, le campagne intelligenti limitano l’intervento umano a favore dell’automatizzazione delle campagne. Questo ha indubbiamente dei vantaggi per chi ha poco tempo da dedicare alla gestione di annunci pubblicitari su Google, ma allo stesso tempo impedisce di creare campagne personalizzate che vi permetterebbero di raggiungere obiettivi specifici. Il nostro consiglio è sempre quello di chiedere il parare a degli esperti che sapranno aiutarvi al meglio nella promozione online della vostra attività.
Campagne Performance Max: la novità di Google Ads
Nell’estate del 2022, Google Ads ha introdotto un nuovo tipo di campagna denominato Performance Max, pensato per consentire di accedere da un’unica campagna a tutto l’inventario di campagne Google Ads. Questo tipo di campagne si distingue per la semplicità delle configurazione e per un’ottimizzazione automatica, due funzionalità ideali per chi desidera aumentare le vendite e lead o pubblicizzare visite nei negozi fisici.
Proprio per questo motivo a partire dal mese di agosto 2022 Google Ads eseguirà un upgrade automatico di tutte la campagne Shopping e locali in campagne Performance Max.
Questo tipo di campagna permette di massimizzare le conversioni e di coinvolgere un numero maggiore di clienti grazie all’utilizzo dei vari canali legati a Google. Inoltre, fornisce in tempo reale informazioni legate al pubblico di riferimento e vi permette così di trovare nuovi segmenti di pubblico.
Il sistema di machine learning alla base delle campagne Performance Max consente di avere previsioni accurate sul comportamento del pubblico e vi consente in questo modo di ottimizzare le vostre campagne al fine di portare il maggior numero di clienti a effettuare conversioni, ovvero a compiere un’azione sul vostro sito web o sul vostro e-commerce.
Questa campagne sono quindi adatte per chi si è prefissato un obiettivo molto specifico (come la vendita online), per chi desidera in automatico un’ampia visibilità su diversi canali, per chi vuole ottimizzare al massimo i risultati della campagna e per chi desidera una gestione semplificata.
Quanto detto per le campagne intelligenti vale anche per le campagne Performance Max: sono uno strumento adatto a chi sta iniziando a conoscere il mondo di Google Ads, ma per i più esperti presentano indubbiamente dei limiti legati alla personalizzazione.
Come Ottimizzare Una Campagna Ads
Una volta creata la vostra campagna su Google Ads, è fondamentale tenere monitorato il suo andamento e i suoi risultati, per poter prontamente intervenire nel caso in cui fosse necessario ottimizzarla.
Per migliorare il rendimento di un gruppo di annunci è fondamentale prestare attenzione ai seguenti elementi:
- Parole chiave: Google Ads vi permette di conoscere il volume di ricerca, la concorrenza e il costo per clic di ogni keyword. In fase di ottimizzazione è bene osservare tutti questi dati e tenere sotto controllo anche un altro parametro: il punteggio di qualità. Questo punteggio viene assegnato da Google Ads a ogni parola chiave sulla base di tre fattori: la percentuale legata alla possibilità che la parola chiave porti a un clic sul vostro annunci; il grado di pertinenza tra la paola chiave cercata e il vostro annuncio; il comportamento degli utenti all’interno della landing page da voi associata a ogni annuncio. Osservando e analizzando con attenzione questo punteggio di qualità, avrete quindi la possibilità di selezionare le keyword più performanti per la vostra campagna.
- Gruppi di annunci: le campagne di Google Ads si strutturano sulla base di gruppi di annunci che a loro volta contengono diversi tipi di annunci. Per ottimizzare la vostra campagna, avete quindi la possibilità di intervenire sull’organizzazione dei gruppi di annunci. È bene infatti segmentare i propri gruppi di annunci sulla base di parole chiave specifiche: in questo moto avrete la possibilità di rivolgervi a un target realmente interessato ai vostri prodotti o ai vostri servizi.
- Target geografico: Google Ads vi permette di indicare con precisione l’area geografica in cui si trova il vostro pubblico di riferimento. Per ottimizzare la vostra campagna, potrete quindi verificare quale zona risponde positivamente ai vostri annunci e quale invece non risponde nel modo in cui vorreste.
- Tempistiche e dispositivi: sono altri due elementi da tenere in considerazione nel momento in cui si desidera intervenire su una campagna Google Ads per ottimizzarla. Potrete infatti pianificare le fasce orarie più redditizie durante le quali far apparire i vostri annunci e potrete inoltre individuare quali dispositivi (tablet, mobile o pc) generano il maggior numero di clic sui vostri annunci.
- Esenzioni degli annunci: Google Ads permette di aggiungere agli annunci delle estensioni nelle quali compaiono dati aggiuntivi quali il numero di telefono della vostra attività, la sua posizione, link che rimandano al sito o alle pagine social e altro ancora. Ricordatevi, infatti, che gli annunci più strutturati e curati generano un numero maggiore di clic!
Una campagna “di successo”?
Qualche ultimo consiglio:
- Innanzitutto, in generale, è bene sottolineare che si tratta di campagne complesse: moltissime sono le variabili da prendere in considerazione, i parametri sono diversi e non sempre di facile interpretazione. Creare una campagna Google Ads non è, insomma, semplicemente “scrivere un annuncio”, ma creare una vera e propria strategia, che si deve basare su dati ed analisi e che richiede attenzione e perfezionamento costanti.
- Ovviamente, considerando i costi, è bene ricordare che keywords popolari sono altrettanto contese e costose in termini di CPC: un buon mix di keywords specifiche, selezionate accuratamente dopo un adeguato studio di mercato, è prerequisito essenziale per il successo di una campagna e, soprattutto, per evitarne il fallimento.
- Per determinare il successo della campagna è bene come sempre considerare entrate e uscite, ma ciò può risultare riduttivo: il ROI non è necessariamente unico segno della buona riuscita di una campagna, vi sono altre considerazioni empiriche da fare, a partire dai risultati in termini di brand awareness.
- Considerando le conversioni, è bene ricordare che queste sono generalmente sottostimate: è registrata, infatti, solo la prima visita: dopo la “scadenza” del cookie scaricato dall’utente, Google Ads non è più in grado di associare l’acquisto alla campagna; inoltre, banalmente, qualsiasi acquisto effettuato da un altro dispositivo – ad esempio, se si guarda un articolo dallo smartphone e lo si acquista dal PC – non è considerato fra le conversioni della campagna.
- Un’ultima premessa importante: per poter sviluppare una corretta strategia è essenziale che il set up sia il più possibile privo di errori: la precisione dei dati è essenziale, impostare il tracciamento dei dati correttamente è prerequisito fondamentale per una campagna di successo. Uno strumento che si può utilizzare per ottenere dati utili al tracciamento è Ahrefs.
Campagna Remarketing: quando e come utilizzarla?
Il Remarketing (chiamato anche Retargeting) è una funzionalità di Google Ads che vi permette di raggiungere tutti quegli utenti che hanno visitato il vostro sito web senza però aver completato nessuna attività. Si tratta quindi di utenti che non hanno realizzato una conversione, ovvero che arrivati sul vostro sito web non hanno acquistato nessun prodotto, non hanno complito nessun modulo di contatto o non hanno scaricato nessun file messo da voi a disposizione.
Google Ads vi permette di raggiungere nuovamente tutti questi utenti attraverso annunci mirati che hanno lo scopo di spingerli nuovamente sul vostro sito web con lo scopo di far compiere loro l’azione che non avevano realizzato nel corso della loro prima visita.
Gli annunci di remarketing o retargeting su Google Ads hanno innumerevoli vantaggi. Innanzitutto, sono rivolti a utenti che già conoscono il vostro sito web o il vostro e-commerce e che quindi hanno maggiori possibilità di compiere un’azione sul vostro sito. Questi annunci hanno quindi un tasso di conversione e una percentuale di clic più elevati rispetto a tutte le altre tipologie di annunci.
Questo tipo di annunci risulta, inoltre, facile e semplice da creare e allo stesso tempo genera un altro ritorno del budget investito.
Per iniziare a creare annunci di remarketing è necessario avere a disposizione un elenco apposito. Questo può essere creato grazie ai cosiddetti cookies, ovvero piccolissimi file che vengono salvati nel browser dell’utente che visita il vostro sito e che tengono traccia in modo anonimo delle sue attività. Google Ads crea quindi degli elenchi predefiniti che potrete personalizzare inserendo i parametri che meglio si adattano agli obbiettivi delle vostre campagne.
Google Ads propone inoltre cinque diversi modelli di campagne Remarketing su Google Ads:
- Remarketing standard mostra i vostri annunci agli utenti che erano arrivati sul vostro sito a partire da altri siti web o dalla rete di ricerca.
- Remarketing dinamico è più avanzato ed è adatto agli e-commerce in quanto mostra gli annunci agli utenti che avevano visualizzato i vostri prodotti e/o servizi.
- Remarketing per la rete di ricerca permette di mostrare gli annunci nella rete di ricerca solo agli utenti che già avevano visualizzato il vostro sito web o il vostro e-commerce.
- Remarketing video è pensato per mostrare annunci a chi ha interagito con il vostro annuncio video visibile su YouTube.
- Remarketing app permette di mostrare gli annunci all’interno delle app utilizzate su dispositivi mobile.
Da Google AdWords a Google Ads: molto più di un rebranding
Fino a qualche anno fa, la piattaforma per la gestione delle Ads sul motore di ricerca Google era nota con il nome di Google AdWords.
Nell’estate del 2018 abbiamo però assistito a un vero e proprio rebranding che ha toccato non solo il nome, il logo e il design, ma ha portato alla nascita di Google Ads, come strumento di advertising integrato per Google e i suoi siti partner.
Questo cambiamento ha portato con sé una nuova esperienza a livello di interfaccia con Google Ads e il lancio di nuovi tipi di campagne, oltre che funzionalità, miglioramenti e anche opzioni di targeting e strumenti.
Rispetto a Google AdWords, Google Ads ha introdotto due nuove tendenze che invaderanno il mondo del marketing, ovvero Pubblico e Automazione, dando quindi molta più importanza al pubblico rispetto alle parole chiave.
Google Ads ha spostato mondo delle Ads verso il contesto e le persone. Le parole chiave hanno mantenuto una grande importanza, ma l’obiettivo si è spostato verso la ricerca del pubblico per garantire alte prestazioni.
Questo cambiamento ha portato ad avere un’attenzione sempre maggiore alla creazione e all’ottimizzazione dei segmenti di pubblico e di clientela. Inoltre, questo ha reso necessaria la personalizzazione del messaggio sulla base dello studio del proprio pubblico di riferimento per comprendere quali tipi di spettatori ricercano determinati prodotti e servizi.
Automatizzazione e Intelligenza Artificiale con Google Ads
Con le ultime novità di Google Ads – campagne intelligenti e campagne Performance Max – automazione e Intelligenza Artificiale hanno iniziato a dettare legge. Sono infatti state introdotte su Google Ads caratteristiche e funzionalità sempre più intelligenti che hanno migliorato le funzionalità di automazione integrate. L’apporto dell’automatizzazione e dell’intelligenza artificiale ha portato alla nascita degli annunci rettivi, ovvero annunci capaci di adattarsi a diversi spazi pubblicitari sulla base delle dimensioni, dell’aspetto e degli spazi richiesti.
Gli annunci reattivi si adattano in automatico e sono quindi pensati sia per un’esperienza da pc, sia per un’esperienza mobile. Quindi, creando un solo annunci, questo potrà apparire in una posizione come piccolo annuncio e in un’alta come annuncio di grandi dimensioni.
Le esperienze pubblicitarie cross-canale sono diventate il punto di forza di Google Ads.
L’automatizzazione delle campagne di Google Ads ha senza dubbio incoraggiato anche le piccole aziende a iniziare a realizzare annunci pubblicitari su questo canale. Come abbiamo però evidenziato nei paragrafi dedicati alle campagne intelligenti e alle campagne Performance Max, l’automatizzazione non è sempre adatta a tutti in quanto pur ottimizzando al meglio il rendimento degli annunci, non consente di creare strategia personalizzate sulla base di specifici obiettivi.
Le imprese che infatti desiderano raggiungere attraverso le campagne di Google Ads degli obiettivi particolari, dovranno imparare a definire nel modo corretto le impostazioni delle loro campagne e valutare con attenzione su quali canali far comparire i loro annunci e a quale target rivolgersi. Affidarsi all’intelligenza artificiale di Google può sembrare la soluzione più semplice, ma non sempre è sufficiente.
Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo, Google Ads è solo uno dei tanti strumenti che si possono utilizzare per promuovere la vostra attività online e non deve essere mai considerato come un’alternativa alla SEO.
Per definire la strategia di promozione online più adatta a voi, è bene appoggiarsi ad agenzie esperte e capaci di seguirvi nella creazione e nella gestione di campagne di advertising personalizzate e vincenti!
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